A cura di Alessandro Bruni. Ultimo aggiornamento: 12 ottobre 2024
Definizione e frequenza
L'autismo è stato descritto come un complesso disturbo neurologico dello sviluppo che compare tipicamente durante i primi tre anni di vita di un individuo. Ma non è un disturbo solo infantile e riguarda anche molti adulti. Infatti, è un disturbo generalizzato dello sviluppo che presenta sintomi differenti nelle diverse età. Colpisce soprattutto lo sviluppo nelle aree dell'interazione sociale e la capacità di comunicazione, con la presenza di comportamenti ristretti, ripetitivi e stereotipati.
È importante tenere presente che l'autismo non è una malattia psichiatrica, anche se può essere associato a varie condizioni come il disturbo da deficit di attenzione, la dislessia, oppure ansia e depressione che nascono soprattutto dalla difficoltà di adattarsi all'ambiente.
Nei paesi occidentali, Stati Uniti in testa, le nuove diagnosi infantili sono in aumento costante da decenni. E sulle cause di questo aumento si continua a dibattere da tempo. È di pochi mesi fa la notizia di un nuovo aumento del numero di bambini americani (Usa) con una diagnosi di autismo. A segnalarlo è uno studio dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). Nel 2000 si parlava di circa 1 bambino americano ogni 150 con una diagnosi di autismo. Nel 2016 la prevalenza era salita a 1 bambino su 54. Nel 2018 1 su 44. E per finire nel 2020, stando al nuovo rapporto dei Cdc, siamo arrivati a 1 su 36.
L'incidenza delle diagnosi è maggiore nei nati di sesso maschile: pari al 4% nei bambini e all'1% nelle bambine. E inferiore, per la prima volta, nei bambini con genitori di discendenza europea, rispetto a tutte le altre etnie presenti nel campione analizzato. I numeri americani sono ormai molto superiori a quelli riscontrati nel resto del mondo, nonostante il numero di persone con autismo sia comunque in aumento un po' ovunque: in Europa, ad esempio, si stima una prevalenza pari a un bambino su 160 in Danimarca e Svezia, 1 su 86 nel Regno Unito, e di 1 su 77 nel nostro paese, mentre la media mondiale si attesta intorno a 1 su 100.
Se i numeri certificano in modo oggettivo l'aumento delle persone autistiche nel mondo, sulle cause di questo fenomeno ci sono meno certezze. Esistono fattori ambientali che sono stati collegati ad un maggiore rischio di sviluppare un disturbo dello spettro autistico, e che sono diventati più comuni nel mondo moderno. Tra questi l'esposizione a sostanze tossiche nel corso della gravidanza, elevati livelli di inquinamento atmosferico sperimentati nei primi anni di vita, e problemi di salute materna al momento del concepimento e nel corso della gravidanza, come infezioni e obesità.
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