di Redazione di Openpolis del 14 novembre 2024.
32.989 le chiamate al 1522 nei primi 6 mesi del 2024. Il 70% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Il 1522 è il numero di pubblica utilità messo a disposizione dal Dipartimento per le pari opportunità della presidenza del consiglio, per sostenere e aiutare le vittime di violenza di genere e stalking. Un dato che testimonia una crescente consapevolezza, ma anche l’impatto del fenomeno nel nostro paese. Anche i minori, quando presenti, ne sono vittime. Nell’immediato, che si tratti di violenze a cui si assiste o subite in prima persona, chi vive un ambiente familiare di soprusi patisce un trauma indelebile.
2% del campione Istat ritiene accettabili comportamenti violenti per gelosia. I dati preliminari provenienti dall’indagine Istat sugli stereotipi di genere e l’immagine sociale della violenza hanno fatto emergere un quadro chiaroscuro. Da un lato, la tolleranza verso forme di violenza fisica all’interno di una coppia è diminuita, ma non scomparsa. Il 2,3% del campione intervistato continua infatti a ritenere accettabile che “un ragazzo schiaffeggi la sua fidanzata perché ha civettato/flirtato con un altro uomo”. Quasi il doppio (4,3%) considera tollerabile che “in una coppia ci scappi uno schiaffo ogni tanto”.
1 su 10 i giovani che ritengono accettabile il controllo dell’uomo sulle comunicazioni della compagna. Anche tra i giovani appare rilevante la quota di chi dichiara di accettare il controllo dell’uomo sulla comunicazione della partner (10,2%). E sebbene sia cresciuta la consapevolezza delle donne verso gli stereotipi di genere che le confinano in un ruolo subalterno a quello maschile, alcuni di questi restano ampiamente radicati.
9 su 10 i centri antiviolenza che svolgono attività di formazione nelle scuole. Nel 2022, in 8 regioni tutti i centri antiviolenza censiti riportano di aver svolto attività di informazione e formazione nelle scuole. La quota scende sotto l’85% dei Cav censiti in Calabria, Campania, Trentino Alto Adige e Molise. In quest’ultima regione nessun centro ha riportato lo svolgimento di tale attività. A cambiare molto però è anche la stessa diffusione delle strutture sul territorio.
385 i centri antiviolenza attivi in Italia nel 2022. In media, l’offerta è quindi pari a 0,13 centri ogni 10mila donne, con forte variabilità. La quota sale a 0,18 centri ogni 10mila residenti nel sud continentale ed è in linea con la media nazionale nel centro Italia. Mentre risulta inferiore nelle isole (0,12), nel nord-ovest (0,11) e nel nord-est (0,1)..
sintesi di Alessandro Bruni
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