di Redazione di La voce.info del 29 ottobre 2024.
Riserva qualche sorpresa la lettura della legge di bilancio. Il confronto con quanto scritto nel Documento programmatico di bilancio, che la anticipava, rivela che la è più consistente del previsto: circa 34,5 miliardi invece di 28,3. Soprattutto, quelli che dovevano essere “interventi sulle entrate” si sono trasformati in gran parte in tagli di spesa.
Dalla iniziale tassa sugli “extraprofitti” delle banche si è ora passati a un differimento di deduzioni fiscali. Lungo il percorso, per gli istituti bancari si è modificato il costo del provvedimento, che fra l’altro non pesa in maniera proporzionale su tutti. Mentre per le casse dello stato sembra essersi creata un po’ di confusione tra entrate di cassa ed entrate effettive.
La costruzione di nuovi asili nido pubblici, in particolare nei territori più deboli, era uno dei fiori all’occhiello del Pnrr. Ora nel Piano strutturale di bilancio si fissa un obiettivo di copertura regionale del 15 per cento, molto più basso di quello nazionale del 33 per cento per i bambini tra zero e tre anni. Di fatto, le differenze territoriali nella dotazione di nidi potrebbero cristallizzarsi. E le amministrazioni locali potrebbero affidarsi a soluzioni di minor qualità per garantire il Lep sui servizi all’infanzia.