di Giovanni Caprio. Pubblicato in Pressenza del 24 dicembre 2024.
Natale e poi il lungo Giubileo. Ma quanto sono ancora cattolici gli italiani? Qual è il loro “livello di cattolicità”? Ha cercato di rispondere a queste domande una ricerca del CENSIS e dell’Associazione Essere Qui (https://www.associazioneeq.it/), dal titolo “Italiani, fede e Chiesa”. Gli italiani che, dal punto di vista religioso, si definiscono “cattolici” sono il 71,1% della popolazione, più nel dettaglio il 15,3% si definisce cattolico praticante, il 34,9% dichiara di partecipare solo occasionalmente alle attività della Chiesa e il 20,9% si definisce “cattolico non praticante”.
Particolarmente significativo il fatto che la percentuale di coloro che si definiscono a vario titolo cattolici, scende al 58,3% nella fascia dei 18- 34enni. Il principale motivo per cui molti che si definiscono cattolici, ma vivono in realtà al di fuori della realtà ecclesiale, è una forma di individualismo religioso, il 56,1% di coloro che si definiscono cattolici ma non frequentano o frequentano poco la chiesa, indica come motivazione che lo fa “perché vive interiormente la sua fede”.
Il 40,1% degli italiani non si riconosce nella Chiesa cattolica italiana, il 14,8% dei praticanti, e il 22% non sa rispondere a questa domanda. In sostanza, se si esclude quel 15% di praticanti, più della metà dei cattolici “distanti” non si riconosce nella Chiesa italiana. “La zona grigia nella Chiesa di oggi, scrive il CENSIS, è quindi il risultato dell’individualismo imperante, certo, ma anche di una Chiesa che fatica ad indicare un “oltre”, la Chiesa ha sempre aiutato la società italiana ad andare oltre, deve ritrovare questa sua capacità, perché una Chiesa solo orizzontale non intercetta chi è ubriaco di individualismo, perché a costoro non basta sostituire l’Io con un “noi”, hanno bisogno di un oltre, hanno bisogno di andare oltre l’io; non è un caso -e dovrebbe preoccuparci come cattolici- che nel mondo stiano vincendo gli “oltranzismi””.
Tuttavia, l’Italia resta un Paese culturalmente cattolico: solo il 5,4% dichiara di essere stato educato in un ambito “anti-cattolico” e il 79,8% dichiara che la sua base culturale è di ispirazione cattolica, il 61,4% si dice d’accordo con l’affermazione che il cattolicesimo è parte integrante dell’identità nazionale (anche il 41,4% dei non credenti), mentre il 23,4% si dice in disaccordo.
sintesi di Alessandro Bruni
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