di Redazione. Pubblicato in Lancet e in Salute internazionale dell'8 febbraio 2025.
The Lancet. Le azioni di Donald Trump sono un attacco radicale e dannoso alla salute del popolo americano e di coloro che dipendono dall’assistenza estera degli Stati Uniti. Sono anche un attacco alla comunità della ricerca medica e sanitaria. Bisogna ergersi in difesa della salute e della medicina (1).
Ritiro dall’OMS e dagli accordi di Parigi. USAID chiuso e aiuti bloccati, cessazione dei programmi sanitari a livello globale. Blocco di 3 trilioni di dollari di sovvenzioni e prestiti federali, che mettono a repentaglio il funzionamento di Medicaid. Una pausa radicale sulle attività chiave nei National Institutes of Health (il più grande istituto di ricerca biomedica al mondo). Ordini di sospensione dei lavori presso i Centers for Disease Control and Prevention (CDC). Negazione della diversità di genere. Reintrodotta la “Mexico City policy” (a). Blackout delle comunicazioni, che hanno visto il Morbidity and Mortality Weekly Report non pubblicato per la prima volta in 60 anni. Le azioni di Donald Trump a livello nazionale e globale non sono una rivalutazione ponderata delle priorità degli Stati Uniti. Sono un attacco radicale e dannoso alla salute del popolo americano e di coloro che dipendono dall’assistenza estera degli Stati Uniti.
Sono anche un attacco alla comunità della ricerca medica e sanitaria. La capacità di lavorare dei ricercatori è stata gravemente limitata o addirittura interrotta. La libertà di parola è limitata. L’uso di determinati termini è vietato sui siti web del governo degli Stati Uniti (e nei manoscritti inviati a riviste scientifiche), tra cui “genere”, “transgender”, “LGBT” e “non-binario”, e una direttiva ha sospeso l’invio di nuovi lavori per la pubblicazione per tutti i dipendenti e i collaboratori del CDC. Al The Lancet , l’impatto è già stato avvertito. I revisori stanno declinando e gli autori si stanno autocensurando. Le istituzioni sanitarie potrebbero essere esitanti a criticare pubblicamente la nuova amministrazione, ma questa timidezza è un errore. Le azioni di Trump devono essere chiamate per il danno che stanno causando.
Il congelamento di 90 giorni degli aiuti degli Stati Uniti, compresi i fondi per il Piano di emergenza del Presidente per l’AIDS Relief, seppure con una deroga per i “programmi umanitari salvavita”, ha lasciato i servizi nel limbo, in particolare per la prevenzione dell’HIV e le relative popolazioni. Queste non sono preoccupazioni astratte. Schiere di operatori sanitari sono stati licenziati, le cliniche hanno chiuso e i pazienti sono stati colpiti, come mostrano i World Reports in questo numero. Elon Musk ha definito USAID “malvagia” e “organizzazione criminale”, spacciando falsità nel tentativo di giustificare lo sventramento, se non l’abolizione, dell’agenzia. Queste decisioni sono profondamente sbagliate, con impatti di vasta portata che hanno fatto regredire decenni di guadagni nel controllo delle malattie e nell’equità sanitaria. Le azioni di Trump sono un attacco particolare alla salute delle donne, in particolare alla salute e ai diritti sessuali e riproduttivi. I progressi graduali compiuti su clima e salute ora rischiano di bloccarsi o addirittura di invertirsi. Più persone si ammaleranno e più persone moriranno.
Le ultime 3 settimane hanno generato molta rabbia, paura e tristezza, ma non è il momento di farsi prendere dal panico. Le comunità mediche e scientifiche devono unirsi e sostenere questa visione. In questo spirito, The Lancet sarà un punto di riferimento e di responsabilità nei prossimi 4 anni, monitorando e riesaminando le azioni del governo degli Stati Uniti e le conseguenze delle sue decisioni per la salute.
(1) American chaos- standing up for health and medicine The Lancet, Editorial, Vol 405, February 8, 2025, Traduzione nostra.
(a) “Mexico City policy” è una politica del governo USA (introdotta dal Presidente Reagan nel 1985) che richiede alle organizzazioni non governative straniere di dichiarare di non promuovere l’aborto come metodo di pianificazione familiare, come condizione per ricevere fondi USA.
sintesi di Alessandro Bruni
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Nota esplicativa di Alessandro Bruni sul trumpismo dilagante. Questo blog non ha come fine l’esposizione di situazioni politiche e partitiche né per quanto riguarda l’Italia, né per altre nazioni. Ciò che ci interessa sono le ricadute sociali che la politica nazionale e internazionale determinano nella qualità della vita di persone comuni quali noi siamo. Pertanto, il prevalente interesse per la nomina di Trump alla presidenza degli Stati Uniti ha per noi riflesso per quanto avrà sulle persone svantaggiate per conflitti armati, povertà, alimentazione, sanità. A fornire informazioni, dalla geopolitica allo scontro tra poteri, al determinare vinti e vincitori su qualsiasi scena, non mancheranno i media cartacei e digitali scrivendo di cronaca politica e partitica, di schieramenti, di conflittualità sovraniste, di ambigui vassallaggi, di indicazioni di vincitori e vinti. Noi continueremo a guardare a coloro che sono costantemente vinti, al mondo degli emarginati, dei perdenti, degli sfiduciati. Saremo poca cosa, ma ci interessano più le riflessioni post eventi politici, le riflessioni non urlate, ma confrontate con colloqui sereni al tavolo di cucina tra la nostra famiglia e i nostri amici fraterni di ogni posizione politica essi siano. I post che pubblicheremo sul trumpismo dilagante avranno questo fine e il nostro schieramento sarà sui contenuti sociali che il trumpismo determinerà con la ferma proposizione di non essere sudditi di nessuno. Non ci preoccupa essere dei perdenti liberi.