tratto da Good Morning Italia del 4 aprile 2025, a cura di Alessandro Bruni.
Contrariamente all'idea che le tecnologie e la frenesia del mondo contemporaneo ci hanno rubato il sonno, oggi nelle società industrializzate si dorme di più che nelle comunità tradizionali. Un'ampia analisi ha evidenziato che la media del sonno in ambienti urbanizzati è di 7,1 ore a notte, contro le 6,4 ore delle popolazioni di cacciatori-raccoglitori come i San del Kalahari, nell'Africa meridionale, o gli Himba della Namibia ( New Scientist ) Anche l'efficienza del sonno – ovvero il tempo passato dormendo – è maggiore nei contesti più avanzati (88% contro 74%). Ma questi dati nascondono un apparente paradosso: pur dormendo di più, ci sentiamo più stanchi ( Vanity Fair ).
Il ruolo della luce La ragione risiede nella qualità del riposo, minata dalla scarsa regolarità dei cosiddetti ritmi circadiani. L'esposizione continua alla luce, in particolare quella artificiale, influenza negativamente l'orologio interno alla base del ciclo sonno-veglia, dell'umore e del metabolismo ( Natura ). Le alterazioni del ritmo circadiano sono legate a disturbi come depressione e ansia, contribuendo a un sonno meno rigenerante anche quando le ore di riposo sembrano sufficienti. Un recente studio pubblicato dalla Royal Society conferma che la cosiddetta “epidemia di deprivazione di sonno” nelle società industriali non è dovuta a una riduzione del tempo dormito, ma a una crescente disconnessione tra ritmi biologici e ambientali.
Riposare male fa male Le conseguenze della deprivazione di sonno sono tangibili. Secondo alcune ricerche una qualità cattiva del sonno in età adulta è associata a un invecchiamento cerebrale accelerato fino a tre anni ( Fortune ). Inoltre chi dorme male non solo tende a essere più vulnerabile a disturbanti psicologici, ma persino a credere maggiormente alle teorie del complotto ( The Conversation ). Recuperare il sonno perso, però, non è semplice: dormire a lungo nel weekend o fare pisolini non sempre basta. La strategia migliore? Prevenire il debito di sonno, dormendo con regolarità e rispettando il più possibile i propri ritmi naturali ( Internazionale ).