di Luca Galli. Pubblicato in Il Mulino. del 13 giugno 2025.
L'articolo di Luca Galli analizza il deterioramento del sistema di accoglienza e integrazione dei migranti in Italia, spostando l'attenzione dalle polemiche sul Protocollo Italia-Albania alle profonde trasformazioni legislative interne, in particolare il Decreto Cutro del 2023.
L'autore evidenzia come la questione migratoria sia stata progressivamente trasformata in un problema di sicurezza nazionale, distogliendo l'attenzione dalla necessità di integrare stabilmente la popolazione migrante nel tessuto sociale ed economico italiano. Viene sottolineato il fallimento del Protocollo Italia-Albania nel gestire i flussi migratori (con solo 100 migranti ospitati in Albania a fronte di 24.000 arrivi via mare in Italia da gennaio 2025), suggerendo che abbia avuto più un ruolo di "distrazione di massa" che di soluzione efficace.
Il punto centrale dell'analisi è il cambiamento radicale del modello di accoglienza:
- Prima del Decreto Cutro: Il sistema prevedeva un percorso progressivo dagli hotspot e centri temporanei (CPA e CAS) verso il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI) gestito a livello comunale, con un focus sull'inclusione "qualitativa".
- Dopo il Decreto Cutro: L'accesso al SAI è stato drasticamente limitato ai soli titolari di diritto d'asilo, minori non accompagnati e soggetti vulnerabili. I richiedenti protezione restano confinati per lunghi periodi in CPA e CAS, che da strutture di transito sono diventati "non luoghi" di permanenza ordinaria, spesso in periferia e con servizi minimi (eliminati supporto psicologico, corsi di lingua, orientamento legale). L'introduzione dei CASP (Centri di Accoglienza Straordinari Provvisori) ha ulteriormente ridotto i servizi, normalizzando l'emergenza.
L'autore denuncia come questa riforma non solo comprometta i diritti dei migranti, ma anche gli interessi pubblici, minando l'efficienza nell'uso delle risorse, la trasparenza amministrativa e il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, che perdono il loro ruolo attivo nell'integrazione. L'incremento apparente della spesa giornaliera per migrante è, in realtà, un adeguamento all'inflazione sulle spese fisse, a scapito del personale e dell'assistenza diretta.
Infine, l'inclusione di hotspot, CPA, CAS e CASP nell'elenco delle "opere destinate alla difesa e alla sicurezza nazionale" sottolinea un messaggio simbolico forte di militarizzazione e criminalizzazione del fenomeno migratorio, coerente con la "politica del nemico" descritta da Zygmunt Baumann, che permette di svuotare l'accoglienza in Italia accettando in silenzio le sofferenze dei migranti.
sintesi di Alessandro Bruni su base Gemini
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