di Redazione di Openpolis. Pubblicato il 10 giugno 2025.
Con la prima prova scritta, il 18 giugno prenderanno il via gli esami di maturità del 2025. Come ogni anno, sarà un passaggio importante per il percorso formativo di oltre mezzo milione di studenti e studentesse, come per il sistema educativo del paese. Per questo è importante analizzare le diverse origini territoriali, familiari e sociali con la qualità dell'arrivo alla maturità. Dall'indagine, tuttavia, emerge chiaramente che il gap inizia ben prima della quinta superiore.
Nel 2024, alla fine dello scorso anno scolastico, le prove Invalsi hanno segnalato gap piuttosto marcati tra gli studenti di quinta superiore, in ragione del background sociale, economico, culturale e territoriale. Questi divari tuttavia sono spesso già presenti (anche in misura più ampia) alla fine delle medie. Le lacune acquisite nel primo ciclo di istruzione (primarie e medie) in molti casi si trascinano anche negli anni successivi. Questo causa ritardi nel percorso di studi, pause, ripetinze e altri fenomeni connessi con quello più ampio della dispersione scolastica.
I processi di dispersione, peraltro, rendono lo stesso dato sugli studenti che arrivano alla maturità non pienamente indicativo della condizione educativa di tutti i 18enni e i 19enni che vivono in Italia. Difatti, dispersione scolastica e abbandono precoce fanno sì che ancora troppe ragazze e ragazzi non arrivino a questo traguardo.
Oltretutto, anche per chi arriva alla maturità, i divari visibili in quinta superiore hanno spesso le proprie radici nel contesto familiare e sociale di origine e nel percorso educativo precedente. Una tendenza spesso ben visibile già alla fine delle medie, prima della scelta dell’indirizzo.