E' sulla conoscenza che si fondano le migliori scelte, le più grandi riflessioni, le più solide convinzioni. Nell’era della disintermediazione, la conoscenza è un valore da riscoprire che qui si ripropone attraverso una selezione di notizie flash tratte da siti internet non convenzionali, bipartisan e, soprattutto, bene informati. In questa pagina si offrono ai lettori quattro fonti di informazioni:
Il primo costituito da titoli estratti dal Centro Studi del Gruppo Abele e da Vita, siti storici dell'informazione sociale.
Il secondo costituito da titoli estratti da ANSA, agenzia storica dell'informazione generalista online.
Il terzo costituito da notizie sanitarie internazionali e nazionali:
Il quarto di articoli scelti di specifico interesse sociale pubblicati negli ultimi due mesi:
- Snippets di articoli di specifico interesse sociale
La redazione è curata da Alessandro Bruni. Ultimo aggiornamento del 2 luglio 2022.
- Alla Camera è battaglia sul cosiddetto “ius scholae”, che consentirebbe ai figli di stranieri di richiedere la cittadinanza italiana dopo aver completato un ciclo di studi di cinque anni nel nostro paese. Tra 500 mila e 800 mila ragazzi e ragazze potrebbero così diventare italiani a tutti gli effetti.
- Il Superbonus è arrivata al capolinea, almeno nelle intenzioni del governo. Ed è la scelta corretta visto che non solo è insostenibile per le finanze pubbliche, ma finisce per favorire le fasce più abbienti.
- Dal 30 giugno i negozianti sono obbligati ad accettare pagamenti con carte e bancomat. Non si vedranno grandi effetti sull’evasione fiscale, perché per i commercianti non sono più previsti incentivi all’utilizzo del Pos e le sanzioni per chi non si adegua si applicano solo su denuncia dei consumatori.
- La sentenza della Corte Suprema Usa non si limita a negare il diritto all’aborto a livello federale, ma ha forti ripercussioni su tutta l’assistenza sanitaria alle donne americane. E causerà danni enormi alla società e all’economia degli Stati Uniti.
- In Italia, è ormai indispensabile una riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. È anche chiaro il quadro degli interventi necessari: alla legge delega in arrivo spetta il compito di metterli in pratica.
- Nelle varie sedi internazionali l’Italia insiste per l’introduzione di un tetto al prezzo del gas. È una misura auspicabile, perché fra l’altro ridurrebbe le entrate in valuta pregiata per la Russia. Ma attuarla è una questione complessa e richiede compattezza e capacità di iniziativa politica dell’Europa.
- La decisione della Corte suprema degli Stati Uniti di abolire il diritto all’aborto a livello federale avrà importanti riflessi anche sotto il profilo economico. Restrizioni all’aborto comportano infatti conseguenze negative dirette e indirette, per le donne e per la società.
- Garantire il diritto allo studio universitario significa anche dare un alloggio agli studenti fuori sede, aumentati negli ultimi anni. Costruire nuove residenze studentesche è la soluzione strutturale, ma nella fase transitoria si può rivelare utile anche il “contributo affitto”.
- I giovani sembrano particolarmente distanti dalla partecipazione politica attiva e passiva. Per contrastare la loro disaffezione serve capire quali sono i temi che più suscitano il loro interesse e i nuovi modi con cui lo esprimono.
- Forse anche per la lontananza delle giovani generazioni dalla politica il dato che definisce le elezioni amministrative di giugno è sicuramente l’astensione. Al primo turno ha superato il 45 per cento su base nazionale e al ballottaggio ha raggiunto quasi il 60 per cento.
- È in arrivo la legge delega per la riforma dell’assistenza agli anziani non autosufficienti. È prevista dal Pnrr ed è un’occasione unica per disegnare un quadro sistematico di tutte le politiche e gli interventi per la non autosufficienza, senza modificare le attuali competenze istituzionali.
- Un doppio divario caratterizza l’Europa: quello che divide i lavoratori in insider e outsider e quello che divide i paesi del Nord e del Sud. La pandemia ha aggravato entrambi, e a farne le spese sono stati i lavoratori più fragili degli stati periferici.
- Alla globalizzazione si attribuiscono molte responsabilità, comprese problematiche dovute a scelte dei singoli paesi. Tuttavia, sfide come la sostenibilità ambientale e sociale si affrontano meglio a livello globale, a patto che siano stabilite regole chiare ed efficaci.
- Parlamento europeo, Consiglio e Commissione Ue hanno trovato un’intesa sulla direttiva “Women on boards”, che mira a introdurre quote di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate.
- La Bce prepara uno scudo anti-spread: un controllo esplicito del livello dei differenziali permetterebbe di evitare pericolosi salti nel buio e consentirebbe alla politica monetaria di proseguire nel percorso di graduale incremento dei tassi, in funzione anti-inflazionistica.
- Dal 2035 in Europa si venderanno solo auto elettriche. L’obiettivo è ambizioso, ma potrebbe avere effetti negativi su un settore importante per l’economia europea. E per il momento le difficoltà infrastrutturali spingono i consumatori ad acquistare veicoli tradizionali.
- L’alta astensione è uno dei dati più evidenti della tornata elettorale del 12 giugno. Sono soprattutto i giovani ad aver disertato le urne. Non sembra però il segnale di un loro disinteresse verso la politica, quanto la conseguenza di ostacoli oggettivi all’esercizio del voto, che possono essere superati.
- In Italia non basta garantire un salario minimo adeguato per contrastare il problema del lavoro povero. Rispetto ad altri paesi Ocse, infatti, nel nostro paese è carente il sistema di sostegno alle famiglie a basso reddito. È il lavoro il prerequisito dell’integrazione sociale ed economica dei lavoratori più marginali?
- Diverse ricerche sembrano rovesciare il paradigma, sottolineando l’importanza della partecipazione ad attività culturali che favoriscono la formazione di competenze trasversali utili nel mercato del lavoro.
- Nel 2021, la povertà assoluta in Italia è rimasta stabile, Non è una buona notizia, visti i livelli massimi raggiunti nel 2020. Sul risultato pesano le forti differenze territoriali, perché al Nord la ripresa si vede.
- Lo spread in risalita riapre il dibattito sull’opportunità di istituire una Agenzia europea del debito, che avrebbe il compito di garantire la stabilità all’interno dell’Eurozona. E la Bce potrebbe così essere liberata da compiti non suoi.
- La riunione del Consiglio direttivo della Bce del 9 giugno ha sancito la fine del Quantitative easing, ma è stata decisamente vaga sullo scudo anti-spread. Basterà la flessibilità sugli acquisti di titoli in scadenza del programma Pepp per contenerli? Annunci così poco chiari non giovano alla credibilità della banca centrale.
- Dopo lunghe discussioni, i partiti della maggioranza hanno trovato un accordo sulla legge delega di riforma fiscale. Il nuovo testo rischia però di essere un’occasione persa perché cambia ben poco in un sistema che, a parole, tutti considerano complesso, iniquo e inefficiente. Più incerta persino la revisione del catasto.
- Le guerre si combattono anche con i simboli, ma in alcuni casi una dose dipragmatismo è più efficace della retorica. Lo dimostrano alcune delle sanzioni imposte alla Russia, che danneggiano più i paesi occidentali di Mosca.
- La definizione di un salario minimo può aiutare i lavoratori non coperti dalla contrattazione collettiva, ma comporta alcuni rischi. Agire sul carico fiscale dei redditi più bassi potrebbe essere una soluzione alternativa.
- I referendum sulla giustizia di domenica 12 giugno sono falliti per mancanza di quorum. Quasi paradossalmente, il problema è forse proprio nella facilità con cui oggi si possono raccogliere le 500 mila firme necessarie a richiedere la consultazione.
- La crisi degli atenei del Sud ha varie ragioni, a iniziare dalle dinamiche demografiche. Per ridurre i divari con quelli del Nord, uno studio suggerisce di incrementare il finanziamento pubblico generale, avvicinandolo ai livelli europei, riservando però una quota per migliorare qualità e servizi delle università meridionali.
- Crolla una criptovaluta ritenuta particolarmente “stabile” e coinvolge nella caduta tutte le altre. Un segnale che potrebbe ripercuotersi anche sulle blockchain e le possibili applicazioni in campi diversi da quello monetario.
- La cedolare secca garantisce risparmi fiscali ai proprietari di case. Ma i benefici non si riflettono sugli inquilini. Stando ai dati, la misura non sembra infatti essere riuscita a rivitalizzare il mercato degli affitti né a contenere i canoni.
- Il Fit for 55 europeo richiede di aumentare nettamente la produzione di energia da fonti rinnovabili non programmabili. Occorre però creare un’adeguata capacità di stoccaggio. Il Portogallo dà un buon esempio su come farlo.
- Commissione, Parlamento e Consiglio europeo hanno annunciato un accordo sulla proposta di direttiva per il salario minimo. È stato accolto con entusiasmo, ma non porterà all'introduzione di un salario minimo in paesi che non lo hanno come l'Italia.
- La diffusione delle fake news attraverso i social network spinge a considerare misure di limitazione della libertà di espressione. Quali potrebbero essere le conseguenze? Spunti di riflessione arrivano da uno studio sulla produzione editoriale nella Venezia di metà Cinquecento, con l’introduzione dell’Indice dei libri proibiti.
- Con il fact-checking de lavoce abbiamo vagliato le dichiarazioni di Massimo D’Alema su come è cambiato il ruolo dell’Europa nella demografia e nell’economia mondiale rispetto a cento anni fa.
- A prima vista, il voto elettronico sembra l’uovo di Colombo capace di favorire la partecipazione dei cittadini e ridurre i costi delle elezioni. Purtroppo, però, non è possibile costruire un sistema che garantisca allo stesso tempo unicità, segretezza e libertà del voto e integrità dei risultati.
- Il calo degli immatricolati nelle università italiane nell’ultimo anno accademico è un segnale d’allarme, visto anche l’andamento demografico. Se poi si aggiunge la concorrenza di nuove modalità di formazione, gli atenei rischiano di trovarsi in una competizione sempre più forte per un numero sempre più basso di studenti.
- Nel mercato del lavoro saranno sempre più le persone a selezionare le imprese, e non viceversa. Cambia di conseguenza anche il modo di garantire la libertà e la sicurezza dei lavoratori. Non si tratta più di difenderli dal mercato, ma di rafforzarne la posizione nel mercato, attraverso il potenziamento dei servizi di orientamento, informazione e formazione.
- Conoscere le basi dell’economia e della finanza permette di compiere scelte personali più consapevoli e lungimiranti. Ma diffondere la cultura economico-finanziaria migliora anche il benessere collettivo e permette di costruire una società più inclusiva.
- Nei paesi dove sono state applicate, le quote di genere sono riuscite ad aumentare la presenza delle donne nei consigli di amministrazione delle società quotate. Le imprese ne hanno tratto beneficio, con incrementi della produttività e del valore delle esportazioni. Non si osservano però ancora effetti “a cascata” sulla probabilità delle donne di accedere ad altre posizioni manageriali.
- In Italia si fa fatica a superare una concezione della disabilità legata essenzialmente all’assistenza. I progetti per la realizzazione del Pnrr sono l’occasione per attuare precisi criteri di inclusività e di valorizzazione delle capacità delle persone con disabilità, senza limitarsi a prevederli solo sulla carta.
- Al Sistema sanitario nazionale non mancano certo le risorse. E come ha insegnato la pandemia, più che preoccuparsi di riaffidare la gestione allo stato, sarebbe necessario impegnarsi per costruire una European Health Union.
- Definire il merito non è semplice. Cosicché si ricorre spesso ad assunzioni sulle uguali opportunità per tutti, oppure lo si assimila alla posizione sociale. La meritocrazia ha poi anche un lato oscuro, che può finire per aprire le porte alla disuguaglianza.
- Cuore e insana burocrazia di una coppia di fatto. Tra Brexit e Decreto Salvini, una coppia racconta il tortuoso percorso burocratico che ha impedito il riconoscimento della cittadinanza italiana a Jennifer Rowley dopo oltre 40 anni in Italia. Nella rubrica di Irene Pavlidi, la video intervista girata da Cristian Semeraro: Alto rischio: Liliana e Jennifer, i diritti civili e l’amore per l’Italia.
- Minori non accompagnati. L’arrivo degli ucraini ha creato il problema di avere più tutori volontari. Adriana Fenzi ha intervistato Chiara Baratti, presidente associazione Tutori Lombardia, e Angelica Valsecchi, membro del direttivo e operativa sulle province di Bergamo, Cremona e Mantova: Come la guerra in Ucraina ha cambiato le sorti dei minori stranieri non accompagnati.
- La versione di Adam Clark. Sul verdetto dell’Onu su Anas Almustafa, illegalmente detenuto e deportato in Siria dal governo turco: Anas Almustafa, the Turkish government condemned by the United Nations.
- Le nuove scrittrici alla Scuola Holden. L’autrice di Addio, a domani, una delle voci del romanzo delle nuove generazioni, sarà tra le protagoniste del workshop sulla Diversity leadership nella letteratura, il 17 giugno. L’intervista di Mariarosa Porcelli: A Torino il caso letterario Sabrina Efionayi.
- Stili ibridi. La video intervista di Iara Heidempergher alla giovane fashion designer vicentina di origini burkinabè Bernadette Gouba: Bernadette Gouba, dalla Naba alle passerelle dell’Afro Fashion Week di Milano.
- La recensione di Fabio Poletti e Il long read tratto da Maledetta Sarajevo di Francesco Battistini e Marzio G. Mian. Il racconto di una guerra dimenticata che ricorda l’Ucraina. Al confine e ritorno con i profughi dall’Ucraina.
- Il ministero ha pubblicato i risultati della valutazione della ricerca 2015-2019 per i dipartimenti universitari. La parte alta della classifica, con 350 dipartimenti considerati, vede cambiamenti che sembrano contraddire la sostanziale stabilità registrata per gli atenei nel loro complesso. Per i giovani italiani entrare nel mercato del lavoro è difficile e anche quando trovano un lavoro è spesso a tempo determinato.
- Ma la eccessiva flessibilità dei contratti rallenta il processo di stabilizzazione, con effetti negativi sulle carriere e sui salari, come mostra uno studio.
- Nel Regno Unito, la situazione politica ricorda da vicino quella del 1990. Ma non è detto che Boris Johnson debba subire la stessa sorte di Margaret Thatcher, allora costretta alle dimissioni dal suo stesso partito.
- A dieci anni dalla sua introduzione, i numeri attestano un indubbio successo della cedolare secca fra i proprietari delle abitazioni. Meno certo è che la misura abbia fatto emergere nuovo imponibile.
- Per superare i problemi della scuola italiana servono anche insegnanti con una formazione adeguata: è l’obiettivo del decreto legge n. 36, che stabilisce una chiara distinzione fra il momento dell’abilitazione e quello dell’assunzione.
- Gli “uomini forti” a capo di diversi paesi del mondo rappresentano una grave minaccia per la democrazia. Putin ne è il modello. E forse la determinazione del presidente Usa nel sostenere l’Ucraina nasce anche dalla volontà di fermare un fenomeno in ascesa ovunque.
- Ampliare e diffondere in tutta Italia l’offerta di servizi per la prima infanzia è uno degli obiettivi del Pnrr. Ma il quadro complessivo di risorse, obiettivi e strategie è confuso e provoca scetticismo nei comuni che dovrebbero attuare i programmi di sviluppo degli asili nido.
- In vista del Festival Internazionale dell’Economia, lavoce ospita articoli che affrontano i temi che saranno al centro del dibattito. Iniziamo con un intervento sulla difesa della dignità del lavoro nella globalizzazione.
- Sul cosiddetto “decreto Ucraina” il governo ha posto la questione di fiducia: è la cinquantesima volta che vi fa ricorso, con una media mensile molto alta. Paradossalmente, potrebbe essere proprio l’ampia maggioranza che sostiene l’esecutivo a renderlo necessario.
- L’occupazione in Italia è molto vicina ai livelli pre-pandemia. La ripresa si deve soprattutto ai contratti a tempo determinato. Per evitare abusi nel loro utilizzo non servono nuove norme, ma controlli efficaci sui limiti già previsti.
- Introdotti per sostituire il servizio mensa, i buoni pasto sono una integrazione salariale parzialmente esente da imposte e contributi. Richiedono però un complesso sistema di gestione, che penalizza gli esercenti. Meglio cercare alternative più semplici.
- Solo tre anni fa l’analisi costi-benefici sulle grandi opere suscitava appassionati dibattiti. Oggi, la nuova tornata proposta dal Ministero dei Trasporti e della mobilità sostenibili è stata accolta dall’indifferenza, anche se non mancherebbero le ragioni per discuterne.
- Il lungo e complicato iter burocratico previsto per l’ingresso dei lavoratori stranieri in Italia è incompatibile con le esigenze dei settori che necessitano di manodopera stagionale. Il lavoro nero diventa così la via di uscita.
- Con la guerra e il blocco dei porti ucraini, si prefigura una grave crisi alimentare nei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa, che dipendono da Russia e Ucraina per le importazioni di prodotti agricoli. La situazione è particolarmente critica in Libano.