di Piero Stefani, tracce di dialogo tra religioni e culture. A volte anche gli interrogativi retorici possono essere lapidari. Ne fornisce un esempio Joseph Roth quando scrive: «Se ci si abitua alla propria infelicità, perché non abituarsi all’infelicità del prossimo (...)?» (J. Roth, Ebrei erranti, Adelphi, Milano 1985, 121) C’è la pandemia, quando la malattia o almeno la paura ci tocca da vicino l’abitudine è rintanata dietro le quinte, allorché ci si limita alle precauzioni essa ritorna invece sul proscenio. In questo caso il prossimo resta altrove, là dove ancora si soffre, si muore o quanto meno si perde il... Read more →