aggiornarsi per navigare nella conoscenza
In questa rubrica sono raccolte segnalazioni di libri di recente pubblicazione miranti a conoscere e valorizzare competenze ed esperienze del welfare, al fine di promuovere il benessere sociale, ovvero atte a rimuovere le situazioni di svantaggio sociale di cui è depositario il cittadino, tenendo conto dei fattori soggettivi, oggettivi e professionali che ne sono causa. La rubrica è a cura di Alessandro Bruni.
- 2021. Tiziana Di Ruscio, Bruco blu, Masciulli Edizioni.. Recensione di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. Bruco blu coltiva il sogno di creare una bellissima famiglia, ma improvvisamente precipita in un baratro oscuro a causa del camaleonte dai toni cupi. Il camaleonte impedisce alle ali di bruco blu di spuntare. Il camaleonte impedisce a bruco blu di spiccare il volo verso la libertà con i suoi tre figlioletti. Quella narrata da Tiziana Di Ruscio è una semplice, ma didascalica favola per bambini. Certo è una favola, ma non una favoletta. Una narrazione essenziale, ma efficace che contiene messaggi contro la violenza in tutte le sue forme. Bruco è blu perché soffocato tra le mura domestiche, un’autentica prigione, a causa del colore prevalente del camaleonte che incute terrore e perpetra violenza. Ma bruco blu non serba alcun rancore. Non trasmette odio ai figlioletti. Vuole che anche il camaleonte si riscatti dal grigiore e dal blu della sua condizione. Bruco blu semplicemente un giorno, con i suoi tre piccoli, riesce a fuggire nel bosco. I colori della pace. Le tinte vivaci della vita che colorano un mondo senza violenza, senza odio, senza guerre, senza rancore. Dove bisogna impedire al più forte di imporre la propria forza, prepotenza e supremazia contro gli ultimi, i più fragili, contro tutti coloro che sono costretti e imprigionati tra grigie mura domestiche. La favola di Tiziana Di Ruscio è un messaggio di pace e nonviolenza, che va oltre la retorica e le banalità, per estendersi a ogni tipo di violenza nel quotidiano di cui è impregnato questo nostro mondo di guerre e questa nostra umanità martoriata di cui la donna è sempre succube ed è la prima vittima nei conflitti armati dove lo stupro è sempre utilizzato come arma etnica. L'autrice è sopravvissuta al femminicidio e in questa favola racconta una storia semplice ma didascalica per trasmettere alle nuove generazioni un messaggio contro la violenza in tutte le sue forme. video sul libro
- 2020. Il discorso sulle migrazioni nei media italiani: approcci quantitativi, qualitativi e multimodali. Dall'inizio degli anni novanta del secolo scorso l'Italia è diventata una meta attrattiva per migliaia di cittadini stranieri. Il discorso mediatico, e soprattutto quello giornalistico, ha sviluppato tendenze narrative rimaste costanti nell'arco de due decenni successivi. Due i temi affrontati principalmente nella presentazione dei migranti: gli arrivi attraverso il Mediterraneo e il nesso crimine-immigrazione. Gli studi italiani sulle rappresentazioni mediatiche del razzismo e dell'immigrazione sono stati a lungo condotti da sociologi, antropologi e, ovviamente, analisti dei media; i contributi dei linguisti sono stati decisamente inferiori. Leggi il contributo di Paolo Orrù (Il discorso sulle migrazioni: approcci linguistici, comparativi e interdisciplinari, edizioni Peter lang) su academia.edu
- 2020. Delphine De Vigan, Le gratitudini, Einaudi. Quella grammatica degli affetti che ci rende umani. Nessuno sa cosa significhi davvero invecchiare prima di provarlo sulla propria pelle. E, anche quando sembriamo capire, la verità è che non capiamo davvero. Ci trasporta in un mondo dove tutto sembra sfuggire di mano, tranne la grammatica degli affetti e delle emozioni, l’ultimo libro di Delphine De Vigan. In quasi 160 pagine di intensa e commovente prosa, il volume racconta gli ultimi mesi di Michka, una donna colta e indipendente che ha lavorato prima come fotografa e poi come correttrice di bozze per un’importante rivista e che, quasi all’improvviso, comincia a perdere ciò che più di prezioso ha avuto al mondo: le parole che controllava così bene al punto da non lasciarsi sfuggire niente. Refusi, errori di sintassi, concordanze e ripetizioni, non c’era nulla che potesse sottrarsi al controllo del suo occhio implacabile. Insieme alle parole che non si lasciano più catturare, dall’oggi al domani, Michka perde l’autonomia. ...
- 2020. Daniel J. Siegel e Tina Payne Bryson. Esserci. Raffaello Cortina. Uno dei dati scientifici che consentono di prevedere con più affidabilità l’esito positivo dello sviluppo del bambino è il fatto che ci sia stata nella sua vita almeno una persona capace di essere presente con regolarità per lui. In un’epoca di distrazioni digitali e impegni pressanti, esserci per un figlio potrebbe sembrare un compito davvero arduo. Ma, rassicurano Daniel Siegel e Tina Payne Bryson, essere presenti non richiede necessariamente grandi quantità di tempo e di energia. Esserci significa offrire al bambino una presenza di qualità, semplice da assicurare se si tiene conto di quel che serve per un sano sviluppo infantile: protezione, comprensione, conforto e sicurezza, il “poker dell’attaccamento”. Basato sulle ultime scoperte delle neuroscienze, questo volume contiene racconti, “piani d’azione”, semplici strategie e suggerimenti per fornire al bambino il “poker dell’attaccamento” in ogni situazione: quando incontra difficoltà o, invece, riesce brillantemente in un compito e anche quando ci scusiamo per le volte in cui non ci siamo stati per lui. Una guida preziosa per coltivare nel bambino un sano paesaggio emotivo.
- 2020. Luigi Cancrini. La sfida dell'adozione. Raffaello Cortina. Il libro racconta la terapia condotta con una famiglia adottiva in crisi. La cronaca delle sedute è accompagnata dalla trascrizione dei momenti più significativi del colloquio clinico, seguiti dal commento a posteriori dell’autore. Incontro straordinario fra la realtà di due famiglie diverse, quella di origine e quella adottiva, la storia della terapia della famiglia protagonista apre prospettive di grande interesse. Dal punto di vista pratico, per dare risposte efficaci alle difficoltà di molte famiglie adottive e, dal punto di vista concettuale, per dimostrare come l’elaborazione del trauma e l’intervento sulle relazioni in corso non solo siano compatibili ma costituiscano ingredienti fondamentali di ogni lavoro terapeutico. In termini culturali, infine, per ribadire il valore, l’importanza e la complessità di un passaggio di consegne da chi non ce la fa a esercitare la genitorialità a chi, invece, aspira a una responsabilità così profondamente umana come amare e crescere un figlio.
- 2020. Enrico Valtellina. L'autismo oltre lo sguardo medico. Edizioni Erickson. Il libro raccoglie una serie di contributi, scritti da persone con disturbi dello spettro autistico, in grado di dare una rappresentazione della ricchezza e varietà delle analisi del fenomeno autismo, che vada oltre l'analisi medica. Ogni autore ha una formazione e riferimenti teorici specifici e l’ambito di riferimento privilegiato sono le scienze sociali contemporanee. Il Critical Autism Studies tende ad affrontare il tema della disabilità non in una prospettiva generale, ma nella specificità, superando così la presentazione dell’autismo come uno dei modelli del deficit. Pubblicare le posizioni dei Critical Autism Studies offre un punto di vista diverso, utile per un confronto fra letteratura italiana e internazionale, tramite una lettura che rimuove l’autismo da un dato di fatto, da una condizione scontata, da una definizione deficitaria e una categorizzazione statica.
- 2020. Anna Oliverio Ferraris. Famiglia. Bollati Boringhieri. La famiglia ha un che di misterioso e di inafferrabile. Collocata tra natura e cultura, attraversa epoche e società diverse. Ha un unico nome, che tutti comprendono, ma notevoli diversità al suo interno. Ha i suoi riti, il suo lessico, le sue routine, ma deve anche coordinarsi con le regole della società. La famiglia ha un che di misterioso e di inafferrabile. Collocata tra natura e cultura, attraversa epoche e società diverse. Ha un unico nome, che tutti comprendono, ma notevoli diversità al suo interno. Ha i suoi riti, il suo lessico, le sue routine, ma deve anche coordinarsi con le regole della società in cui è inserita. In un sovrapporsi di piani che rendono difficile fissarla in un’unica fotografia.
- 2020. Felice Cimatti. La fabbrica del ricordo. Il Mulino. È possibile una vita senza ricordi? Perché abbiamo così paura di dimenticare? Che succede quando alla nostra mente si forma un ricordo? Nonostante l’analogia con la «memoria» del computer porti a pensare il contrario, la memoria ci sfugge completamente. Forse per questo temiamo l’oblio, perché sappiamo che è l’oblio la verità della memoria. È tra questi due estremi del ricordo e dell’oblio che oscilliamo continuamente: fra un tenace attaccamento ai ricordi e il desiderio inconfessato di liberarci del loro peso. Con l’aiuto della filosofia, delle neuroscienze e dell’etologia, il libro delinea una mappa del campo mnemonico, un campo attraversato dalle due linee di forza del dimenticare e del ricordare, lungo le quali si costruisce il nostro difficile rapporto con il tempo.
- 2020. Nicoletta Gosio. Nemici miei: La pervasiva rabbia quotidiana. Einaudi. Nelle nostre relazioni quotidiane respiriamo un clima sempre piú offuscato da intolleranza, facile offesa e una fin troppo vivace propensione all’accusa. Il crescendo di espressioni di ira e insofferenza va di pari passo con il rifiuto di fare i conti con le proprie fragilità, utilizzando gli altri come proiezione di parti scomode di sé. A partire dalle inimicizie interiori costruiamo cosí un mondo popolato da tanti presunti nemici esterni a cui addossare la colpa di scontento e malumori. La difficoltà a mettersi in discussione ben si evidenzia nell’attività psicoterapeutica, ma è anzitutto nella vita di tutti i giorni che i sentimenti negativi proiettati alimentano spirali di rabbia e divisioni. Riconoscere in se stessi ciò che troppo facilmente viene attribuito agli altri, assumersene la responsabilità, è l’unica strada per conoscersi, rispettarsi e ricercare forme pacifiche di convivenza, sottraendosi al rischio che la rabbia sia strumentalizzata dai giochi di potere e della politica.
- 2020. Donald Hoffman. L'illusione della realtà. Bollati Boringhieri. Da quando Homo sapiens ha messo piede sulla terra, la selezione naturale ha favorito una percezione che ha avuto l’obiettivo di guidarci verso azioni utili, modellando i nostri sensi non per conoscere le cose come sono ma per poterci tenere in vita e riprodurci. I geni sono stati – e continuano a essere – dei timonieri scaltri ed egoisti. Vediamo una macchina passare a tutta velocità, e non attraversiamo la strada. Notiamo che sul pane sta crescendo la muffa e decidiamo di buttarlo via invece di mangiarlo. Ma nella realtà oggettiva non esistono né la macchina né la strada né la muffa né il pane. Non esistono nemmeno lo spazio e il tempo. Proprio come le icone sul desktop dei nostri computer sono dei simboli utili e non delle rappresentazioni veritiere di ciò che esiste davvero dentro alla macchina, anche gli oggetti che vediamo ogni giorno sono come delle semplici «icone», che ci consentono di muoverci nel mondo con sicurezza e facilità, ma non ci dicono nulla su cosa ci sia davvero là fuori.
- 2020 (2019). AA.VV. L'educazione. L'arte di coltivare la vita. L'altrapagina. Un libro prezioso, scritto a più mani da autori legati dalla medesima missione: fornire una dimensione alla relazione educativa che non sia solo mera conoscenza, ma capacità di dare senso compiuto alla costruzione creativa del sapere individuale. È un libro rivolto soprattutto a insegnanti e genitori che tratta dell'età evolutiva, quando la dimensione formativa pedagogica più si lega con la costruzione identitaria, ovvero a quell'età nella quale si pongono a confronto, e a critica, i modelli della prima infanzia e si costruisce la dimensione interiore che lega l'essere se stessi nella relazione con gli altri, con il mondo. Gli autori sono “studiosi d'aula” che hanno posto ad analisi il loro sapere teorico con il rapporto della “persona studente” esplorando la dimensione relazionale individuale del lavoro educativo vissuto.
- 2020. Forum DD. AA.VV. 15 proposte per la giustizia sociale. Il Mulino. Il Rapporto “15 proposte per la giustizia sociale”, pubblicato da Il Mulino, è disponibile nelle principali librerie fisiche e online. Le proposte, presentate per la prima volta a Roma nel marzo 2019 e discusse in molti luoghi d’Italia in questi mesi, sono ispirate dal programma di azione del grande economista britannico Anthony Atkinson che sosteneva che le disuguaglianze fossero frutto non di forze fuori dal controllo ma di scelte politiche. Solo attraverso un’azione radicale si può costruire un’alternativa alle crescenti disuguaglianze economiche, sociali e di riconoscimento che colpiscono ampie fasce della società generando nelle persone risentimento e rabbia e venendo oggi strumentalizzate da una grave dinamica autoritaria. E’ questo l’impegno del ForumDD, un’alleanza culturale e politica fra otto organizzazioni.
- 2020 (2019). Fabrizio Barca – Forum Disuguaglianze e diversità, Cambiare rotta. Più giustizia sociale per il rilancio dell’Italia. Laterza Editore. “Le disuguaglianze sono una scelta”. Sono il frutto della svolta a 180 gradi che cultura politica e politiche, di ogni parte, compiono fra anni Settanta e Ottanta. Della subalternità culturale alla forma mentis neoliberale. Certo che globalizzazione e tecnologia digitale hanno scosso il sistema. Ma anziché tentare di indirizzare questi processi, l’azione pubblica li ha abbandonati alle scelte di pochi. Si deve e si può cambiare rotta. Essere uguali non vuol dire vivere la stessa vita degli altri. Vuol dire piuttosto poter decidere quanto non essere uguali, come realizzare la propria diversità. Proprio la mortificazione sistematica di questa capacità da parte delle classi dirigenti ha segnato in modo crescente l’ultimo quarantennio, provocando la rabbia.
- 2020. Luigi Ciotti. La droga. Edizioni Abele. Questo libro vuole smontare pregiudizi e stereotipi, promuovendo un pensiero della complessità, imprescindibile quando si affrontano questioni che toccano la vita delle persone, le loro fragilità, il loro bisogno di relazione e di senso. Le politiche proibizioniste miopi e l’assenza di strategie condivise possono causare molti danni: una consapevolezza diffusa su droghe e dipendenze è quindi l’unico strumento per scongiurare il pericolo che la politica si muova seguendo la demagogia populista e le logiche di potere invece del bene delle persone. In Droga. Storie che ci riguardano don Luigi Ciotti non lesina infatti critiche alle politiche repressive tout court: “le sostanze stupefacenti possono uccidere. Non solo con la siringa nel braccio, ma in modi diversi, ché pure le leggi e il carcere possono farlo quando perdono di vista l’uomo e la misura”.
- 2020. Philippe Lançon. La traversata. E/O. L'autore è uno dei pochi sopravvissuti all'attentato al settimanale satirico Charlie Hebdo, di cui il 7 gennaio ricorre il quinto anniversario. Quell'assalto di un commando di due uomini armati (i fratelli Kouachi), nella stanza in cui si stava svolgendo la settimanale riunione di redazione, sconvolse la Francia ed aprì una nuova stagione di terrore in Europa; ma mobilitò anche tutte le persone di buon senso - non soltanto francesi - in difesa della libertà d'espressione. Dodici furono i morti (quasi tutti i giornalisti), undici i feriti. In quei giorni colmi di commozione, tutti volevano testimoniare la propria solidarietà, dicendo semplicemente: Je suis Charlie. L'attacco avviene all'improvviso, non dura più di due minuti. La guardia del corpo del direttore prova ad estrarre la pistola ma i due uomini del commando sono più veloci e scatenano l'inferno.
- 2019. Mauro Valeri, Afrofobia. Razzismi vecchi e nuovi, Fefè editore. Nei documenti ufficiali ONU e UE si fa sempre più uso del termine afrofobia per indicare “paura eccessiva” e avversione nei confronti di africani e afrodiscendenti. In realtà il razzismo moderno nei confronti dei neri ha origine molto antica e mutazioni recentissime. Il libro ricostruisce, attraverso un’analisi storica e sociologica, le metamorfosi del razzismo da quello schiavista a quello coloniale, da quello di Stato a quello democratico, da quello ribaltato a quello di guerra. Con particolare attenzione al razzismo italiano dal 1860 a oggi. Leggi nel sito dell'editore
- 2019. Caterina Ferrini, Orlando Paris, I discorsi dell'odio. Razzismo e retoriche xenofobe sui social network, Carocci editore. In un momento di grande disorientamento politico e morale, in cui tornano in voga concetti pericolosi come quello di "razza" e i discorsi denigratori sono legittimati anche da politici di primo piano, sembra quasi che l'odio non abbia più anticorpi e freni sociali: i discorsi razzisti si diffondono come virus e passano dalla sfera virtuale, social, a quella giornalistica e mediale. Come opporsi a questo meccanismo discorsivo? Un primo passo da compiere può essere quello di uscire dalla narrazione emotiva della cronaca e, mettendo in azione le discipline umanistiche, trovare delle chiavi di lettura in grado di restituire tutta la complessità del fenomeno, così da poterlo raccontare.. Leggi nel sito dell'editore
- 2019. Sergio Ramazzotti. Su questa pietra. Mondadori. Difficile leggere questo libro e non interrogarsi, non cercare di capire come la si pensa sul suicidio assistito. Sergio Ramazzotti ci racconta la sua esperienza: come reporter ha l’opportunità di accompagnare un uomo in Svizzera, a Basilea, per porre fine alla propria vita. Fin da subito si rivela una delle esperienze più forti e difficili. Lui, Ramazzotti, è stato fotoreporter di guerra, ha visto tante persone morire e tantissime morte, eppure questa è un’esperienza ancora diversa, più complicata perché fa emergere alcuni aspetti e credenze personali. Perché la morte è agognata, voluta, non arriva a causa della guerra. È, sì, conseguenza di una malattia, ma indiretta. L’uomo che accompagna ha deciso di non aspettare che la malattia faccia il suo corso. Non vuole ridursi a un involucro.
- 2019. Raghuram G. Rajan. Il terzo pilastro. La comunità dimenticata da Stato e mercati, Egea. La comunità – genericamente intesa come gruppo di persone unite da qualche tipo di legame – dopo essere stata a lungo considerata un ostacolo sia alla piena realizzazione delle moderne democrazie che allo sviluppo dei mercati e della libertà di scelta degli individui e quindi dello sviluppo economico (con l’unica eccezione degli studi sui distretti industriali italiani), è tornata al centro dell’interesse di un numero crescente di persone. Lo dimostrano i sempre più numerosi richiami alla necessità di dare più spazio a iniziative delle comunità territoriali, come le imprese o cooperative di comunità, ma anche i riferimenti ai “beni comuni” o commons, al “welfare di comunità” o “a chilometro zero”, concetti che hanno senso solo se collocati dentro una comunità comunque definita.
- 2019. Pompeo Martelli. Ibridazione. Pensiero Scientifico. Le dimensioni del fenomeno migratorio cui stiamo assistendo pongono urgenti questioni anche sul piano della salute mentale. Lo sradicamento e la perdita dei riferimenti essenziali vissuti da migranti e rifugiati comportano fenomeni di dislocazione culturale e ibridazione che possono costituire un rischio per la salute mentale. Come si pone la psichiatria di fronte a questa emergenza? I suoi strumenti sono applicabili ovunque nel mondo? Come tenere conto della cultura che ciascun individuo porta con sé nelle manifestazioni del disagio mentale? Quali strumenti offre la psichiatria transculturale per contrastare meccanismi di esclusione sociale? Dal confronto tra l’artista e psichiatra transculturale canadese, di origine indiana, Jaswant Guzder e numerosi esperti in altri ambiti disciplinari nascono le riflessioni qui raccolte.
- 2019. Paolo Flores d’Arcais, Questione di vita o di morte. Einaudi. Tre recensioni, la prima di un ateo (Corrado Augias), la seconda di una cristiana cattolica (Giuliana Ruggieri) e la terza di un cristiano riformato (Sergio Rostagno). Al lettore un invito alla lettura del libro per determinare riflessioni personali su un tema tanto controverso quanto attuale. (Alessandro Bruni) Corrado Augias A chi appartiene la nostra vita? Difesa dell'eutanasia Raramente ho letto una perorazione di tale argomentata lucidità da non ammettere obiezioni se non di tipo impositivo – di cui tra breve dirò. Titolo <questione di vita e di morte (Einaudi). Autore: Paolo Flores d'Archais. Tema: l'eutanasia, ovvero il diritto di scegliere le modalità della propria fine quando le circostanze lo rendano necessario. L'autore parte da una premessa in forma di domanda: “A chi appartiene la tua vita, amico lettore.
- 2019. Monica Lanfranco. Crescere uomini. Erickson. La violenza contro le donne, lo sappiamo, è solo la punta di un iceberg alla base del quale c'è una distorta percezione dei rapporti fra i generi. Per questo indagare cosa c'è dentro la testa degli uomini – e dei ragazzi – prima che si giunga alla violenza è l'unica strada per prevenirla. È quello che tenta di fare l'ultimo libro di Monica Lanfranco, “Crescere uomini”. Che cosa è per te la sessualità? Pensi che la violenza sia una componente della sessualità maschile più di quella femminile? Cosa provi quando leggi di uomini che violentano le donne? Che significa per te essere virile? La pornografia influisce, e come, sulla tua sessualità? “Crescere uomini” di Monica Lanfranco, Edizioni Centro Studi Erickson, colloca in queste domande l'incipit di un percorso di conoscenza del pensiero maschile, del quale ha registrato insicurezze, ignoranza.
- 2019. Matteo Maria Zuppi, Lorenzo Fazzini. Odierai il prossimo tuo. Piemme. Che il concetto di fraternità abbia origini cristiane nessuno lo può negare; al tempo stesso, che sia stato acquisito dalla società globale il riconoscimento dovuto alla Rivoluzione francese, che ne fece uno dei suoi princìpi-chiave assieme a libertà e uguaglianza, è stato un bene. Ma a differenza dei primi due, che hanno trovato spazio nelle Costituzioni degli Stati occidentali, la fraternità è stata se non espulsa quantomeno messa da parte, non considerata. Fortunatamente, negli ultimi anni diversi studi, da alcuni più teologici come quelli scritti da Christoph Théobald o Arturo Paoli ad altri più politico-economici come quelli di Luigino Bruni, è stata rilanciata appieno, tanto da divenire una delle parole chiave del pontificato di Papa Francesco, che è giunto a parlare più volte di «mistica della fraternità».
- 2019. Silvana Quadrino. Il dialogo e la cura. Le parole tra medici e pazienti. Il pensiero scientifico Editore. “Ho la pretesa di insegnarla, la comunicazione. Quasi sempre a quelli che vengono definiti ‘adulti competenti’: medici, insegnanti, educatori, infermieri. E spesso mi sento dire: ma cosa c’è da imparare? Come pensi che avremmo fatto il nostro lavoro finora, se non sapessimo comunicare?”, scrive Silvana Quadrino, psicologa e counsellor, nel suo ultimo libro, Il dialogo e la cura, in cui offre una serie di spunti di riflessione sulle parole tra medico e paziente. Comunicare si deve e comunicare meglio si può. Come prima cosa serve superare la convinzione che comunicare significhi semplicemente ‘dire’ e prendere consapevolezza che richiede da entrambe le parti l’ascolto. Per entrare in relazione serve il dialogo e le domande attraverso le quali il medico può attingere al mondo del paziente.
- 2019. Marco Trentini. Un nuovo Welfare per il Quinto Stato. Il Mulino. I precari possono essere considerati un gruppo sociale o la precarietà è una condizione individuale? Quali politiche si possono mettere in atto? Maurizio Ferrera risponde a questi interrogativi ne La società del Quinto Stato (Laterza, 2019) un libro agile per numero di pagine e stile di scrittura, in cui non si limita a descrivere le trasformazioni in atto nel lavoro, ma presenta anche una proposta di riforma del Welfare. Definendo i lavoratori precari come Quinto Stato Ferrera si discosta dalla definizione di Guy Standing che in Precari. La nuova classe esplosiva li considera una classe sociale, facendo riferimento alla posizione dei lavoratori precari nel processo produttivo. Quello che secondo Standing li caratterizzerebbe è l’insicurezza del lavoro nelle sua varie dimensioni (ad esempio, dell’occupazione, del posto di lavoro).
- 2019. Luigi Ciotti. Lettera a un razzista del terzo millennio. Edizioni Gruppo Abele. Una lettera aperta che smonta la narrazione razzista e xenofoba che avvelena il discorso pubblico, proponendo principi di senso per una società più giusta. “Di fronte all’ingiustizia che monta intorno a noi non si può più stare zitti”. Lo dice, senza mezzi termini, don Ciotti. Chiede al lettore di prendere posizione, nel prologo del libro, e lo fa con parole ferme, a volte dure, tipiche del suo stile accorato. Chiede di parlare, di gridare “prima che gridino le pietre”, contro l’intolleranza, i pregiudizi e la disinformazione tossica che falsano il sentire collettivo attorno al tema delle persone migranti.
- 2019. Giulia Fabini, Omid Firouzi Tabar, Francesca Vianello. Lungo i confini dell'accoglienza. Migranti e territori tra resistenze e pratiche di controllo". ManifestoLibri. Il libro raccoglie una serie di ricerche empiriche condotte da giovani studiose e studiosi sui diversi siti in cui i confini vengono performati, e le pratiche di controllo e le strategie di resistenza si confrontano, inseguono, intrecciano, in una spinta verso una continua trasformazione. Critica del presente, senza nostalgie per il passato Circa un anno fa abbiamo deciso di scrivere un libro sul sistema dell’accoglienza promuovendo un dialogo a più voci che di fronte all’accoglienza si ponesse con sguardo critico, utilizzando la ricerca qualitativa in chiave interdisciplinare e valorizzando la stretta cooperazione tra le autrici.
- 2019. Gian Antonio Stella. Diversi, ed. Solferino. «Altro che disabili, ho scritto la storia di uomini e donne straordinari» Gian Antonio Stella, Diversi, ed. Solferino, 2019, p. 299, 18 euro La lunga battaglia dei disabili per cambiare la storia. Questo il sottotitolo di “Diversi” l’ultima fatica letteraria di Gian Antonio Stella. Un volume denso che arriva, a volte, come un pugno nello stomaco. Perché non è un trattato sulla condizione delle persone con disabilità nella storia, non racconta l’evoluzione normativa, l’affermazione di diritti, di riconoscimento sociale, non analizza neppure l’evoluzione del linguaggio e del come chiamare le persone affette da sindromi invalidanti, presenta tutto questo ma attraverso delle storie private e specifiche. Ci sono personaggi famosi come Henri Toulouse-Lautrec e Giacomo Leopardi; o come Sant’Ermanno il rattrappito che ha composto il “Salve Regina”.
- 2019. Eleonora Belloni. Alzheimer, badanti, caregiver e altre figure leggendarie. Il Pensiero scientifico. Ben presto mi resi conto che nel lavoro con le persone con demenza non si può ignorare il loro mondo, racconta Eleonora Belloni. Il mondo a cui si riferisce è quello fatto di vissuti e sentimenti, di quell’insieme di persone – familiari e badanti – che sono i principali attori della cura dell’Alzheimer e di altre forme di demenze. Proprio attraverso le voci dei caregiver, a cui spesso non viene riconosciuto il ruolo di “esperti”, Belloni apre le porte e le finestre delle abitazioni dove si svolge quotidianamente quel lavoro complesso di cura e accudimento che richiede sensibilità, pazienza e fiducia reciproca tra familiari e assistenti. Storie vere per uscire dai confini della teoria e per imparare dalle esperienze di vita di queste persone che ogni giorno lottano per trovare soluzioni.
- 2019. Edoardo Boncinelli. Il male, Il Saggiatore. Da millenni proviamo a dire, in infiniti modi, che cos’è il male. A ogni violenza subita, per ogni sopruso, invochiamo questo nome arcaico. Lo assegniamo ai nostri piccoli tormenti quotidiani e ai grandi desideri inappagati, alle inquietudini e ai disagi, all’infelicità e all’ingiustizia che da sempre ci pare governare il mondo. Alla morte, persino: il male più temibile di tutti. Comunque sia, ciò che è «male» per noi non dovrebbe esistere affatto. Vorremmo allontanarlo, scansarlo, cacciarlo via per sempre dalla nostra vita. Ma che cos’è davvero il male? Il grande scienziato Edoardo Boncinelli tenta di dare una risposta analizzando le particelle elementari che compongono questa contraddittoria entità, con tutti gli strumenti che la scienza e la filosofia mettono a nostra disposizione. Ci racconta la biologia del male.
- 2019. Dagmar Rinnenburger. La cronicità. Come prendersene cura, come viverla. Il pensiero Scientifico. Invecchiare non piace a nessuno, ma è evento auspicabile rispetto alla morte. Odio chi si propone di rimanere giovane a tutti i costi, lo trovo un esercizio egocentrico e narcisista, mentre mi piace l'idea di invecchiare bene. Diciamo che cerco di guardare all'invecchiamento con maggiore serenità ed accettazione delle limitazioni che comporta. Riconosco che è difficile davanti allo specchio dire “che bel vecchio che sei”, mentre è subitaneo il pensiero “ma quanto sei diventato brutto”. Immagino che questi pensieri siano abbastanza comuni. Qualche settimana fa ho trovato nella cantina di mia madre la bobina di un filmino in super8 con l'indicazione del mio nome e degli anni 1969 e 1970: un reperto di archeologia familiare!
- 2019. Antonio Mazzi. Amo i ragazzi cattivi. Cairo Editore. Anche don Antonio Mazzi è stato un ragazzo cattivo? Più che cattivo direi balordo. Adesso parlando in punta di lingua si direbbe bordeline. Non ho mai amato la regola e devo dire che è stata troppa la santità di mia madre e precocissima assenza di mio padre che mi ha lasciato una nostalgia che comprendo solo adesso. Di mia madre non posso dire che non l’ho amata, ma era troppo santa e troppo vedova. Per lei il marito valeva ancora di più dei figli. Così a volte mi è mancata anche lei. Ma la mancanza del padre mi ha salvato. Non avrei mai pensato di fare il prete, io le grandi chiamate non le ho mai sentite e ho 90 anni. Ma ad un certo punto con l’alluvione del fiume Po mi sono trovato “avanti”.
- 2019. Annalisa Camilli. La legge del mare. Cronache dei soccorsi nel Mediterraneo. Rizzoli. Se il dibattito pubblico sull’immigrazione è inquinato da narrazioni tossiche e becero cattivismo, il testo “La legge del mare” di Annalisa Camilli smonta la propaganda gialloverde spiegando l’attività delle organizzazioni umanitarie e i dati dei flussi verso l’Italia. Soltanto ristabilendo un principio di realtà ci potremo occupare veramente di un tema così complesso. In Italia c’è un’invasione biblica di migranti. Le Ong stringono rapporti con gli scafisti. Senza Ong non ci sarebbero più sbarchi. Le Ong sono dei comodi taxi del mare che facilitano i migranti a prendere la rotta del Mediterraneo. I porti sono chiusi. Tante, troppe le narrazioni tossiche, ormai accreditate come vere, su un tema così delicato e spinoso come quello sull’immigrazione.
- 2019. Aldo Schiavone. Eguaglianza. Einaudi. Aldo Schiavone offre una nuova visione “sul filo della storia” dell'idea di Eguaglianza, titolo del saggio (Einaudi). L'autore comincia a scrutare questo concetto a partire dalla polis greca vale a dire da quella “organizzazione politica che noi chiameremmo sovrana … punto originario del percorso”. Schiavone ne descrive poi la variante romana, visione “ben più articolata e costruita attraverso il ius” dunque organizzata in modo indipendente dall'agire politico. Si deve però arrivare alla fine del Settecento perché il tema dell'eguaglianza conquisti il centro della riflessione sociale. Questo avviene, a poca distanza l'uno dall'altro, con Rousseau e Marx. Due giganti peri quali, al di là delle diversità di sguardo sulla società, l'eguaglianza diventa “una prospettiva totale attraverso cui ripensare (mentre si apriva l'epoca delle rivoluzioni, ndr) l'intera storia.
- 2019. Susanna Beretta. Manuale Operativo delle Associazioni. Maggioni. Oltre ad offrire una puntuale e completa disamina degli aspetti legali, civilistici, tributari, economici, pratici, organizzativi e gestionali degli enti non commerciali in generale e delle associazioni in particolare, il Manuale espone un’analisi completa e dettagliata della Riforma del Terzo Settore, tenuto conto dei recentissimi decreti correttivi. Vengono altresì esaminate le imprese sociali, le Società Benefit, le Start Up innovative a vocazione sociale e alla donazione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale. Uno specifico approfondimento è dedicato alle ASD e SSD, la cui disciplina civilistica e fiscale è stata oggetto di disamina da parte dell’Agenzia delle entrate con circolare 1° agosto 2018. Arricchito con le “Domande e risposte sugli aspetti civilistici e fiscali delle associazioni”.
- 2018. Patrizia Lemma. Promuovere la salute. Il Pensiero Scientifico Editore. Secondo l'organizzazione mondiale della sanità (OMS), gli obiettivi di un sistema sanitario sono la salute, rispondere alle aspettative della popolazione e un costo equo. La valutazione di questi obiettivi dipende da come i sistemi svolgono quattro importanti funzioni: la promozione della salute, la generazione di risorse, il finanziamento e la gestione. Un sistema sanitario può essere inoltre valutato con altri parametri, tra cui la qualità, l'efficienza, l'ammissibilità alle cure e il trattamento equo. Negli Stati Uniti sono state introdotte, per questo tipo di valutazione, le cosiddette "cinque C" (the five C's): Costi, Copertura, Consistenza, Complessità e Cronicità. Fondamentale, inoltre, è la continuità assistenziale. Nell'UE, il diritto all'assistenza sanitaria trova fondamento nella Carta sociale europea art. 13.
- 2018. AA.VV. Medici per i diritti umani. L'umanità è scomparsa. Sulle rotte migratorie. Il Pensiero scientifico. I migranti oggi nel mondo sono 258 milioni. Nel 1970 erano 81 milioni. Anche se il fenomeno migratorio è sempre esistito, oggi ha assunto dimensioni inedite ed è per molti versi il sintomo di un mondo malato, in cui le migrazioni forzate sono la conseguenza di gravissimi squilibri socio-economici e demografici, del riscaldamento globale, dell’esaurimento delle risorse, dei conflitti geo-politici. Il volume cerca di restituire la complessità delle migrazioni contemporanee in una testimonianza a più voci. Gli autori, appartenenti alla onlus Medici per i Diritti Umani, hanno provato a raccontare le storie raccolte durante la loro attività di assistenza medico-psicologica ai migranti sopravvissuti a tortura e a trattamenti crudeli.
- 2018. Laura Dalla Ragione, Paola Antonelli. Le mani in pasta. Il Pensiero Scientifico. I regimi alimentari sono diventati i nuovi classificatori dell’umanità globale. Che ha fatto del cibo una passione e un’ossessione. Strumento di unione e di divisione, identificazione e contrapposizione, prescrizione e proibizione. E soprattutto, un dispositivo di regolazione dell’anima attraverso la disciplina del corpo. Questo libro nasce da un’osservazione partecipante sull’interiorizzazione dei modelli e degli imperativi alimentari nell’infanzia e nella prima adolescenza. Si tratta di un lavoro importante, tanto più prezioso in un contesto, come quello contemporaneo, in cui il rapporto con il cibo diventa il grande trasduttore di codici, il signifiant flottant di un’inquietudine epidemica che ha nella tavola la sua scena primaria.
- 2018. Danielle Ofri. Cosa dice il malato. Cosa sente il medico. Il Pensiero scientifico. La conversazione con il paziente è il più vecchio strumento di diagnosi e di terapia a disposizione del medico. E si sa che la maggior parte degli elementi per fare una diagnosi deriva da quanto ci racconta il paziente, a patto di lasciarlo parlare e saperlo ascoltare. Per il lavoro del medico l’abilità a comunicare è dunque una necessità, non un accessorio o un segno di buona educazione, nonostante nella narrazione immaginaria della medicina di oggi prevalgano tecnologia sofisticata, diagnosi con lo smartphone, software, macchine e statistiche. Parlare e ascoltare sono due attività comuni il più delle volte spontanee, ma non è automatico che tutti sappiano trasformarle in dialogo clinicamente efficace nel setting professionale.
- 2018. AA.VV.“Ethical Life Support", Strumenti etici per decidere in medicina. Il pensiero scientifico. Nella pratica clinica è frequente imbattersi in situazioni che presentano una valenza etica, e non sempre si è preparati ad affrontarle o si è pienamente consapevoli dei valori in base ai quali si agisce. Questo libro si propone di fornire gli strumenti adeguati per far fronte a tali situazioni con un elevato livello di consapevolezza. Si rivolge quindi a medici, infermieri, operatori sanitari, pazienti, caregiver e a chiunque sia interessato alla riflessione bioetica. Di fronte a una medicina che aumenta il suo potere nel manipolare la storia naturale di molte malattie fino a interferire con il processo della morte e con la sua stessa definizione, ogni scelta rivolta alla cura e alla salute della persona non può prescindere.
- 2018. Stefano Pasta, Razzismi 2.0. Analisi socio-educativa dell'odio online. Morcelliana. Il nostro è un tempo in cui il peso specifico dei social media cresce, soprattutto per la capacità di raggiungere un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo a costi decisamente più ridotti rispetto al passato e il giornalismo tradizionale manifesta la sua crisi da diversi anni. Molti di noi sono ricchi di informazioni, ma decisamente poveri di conoscenze: abbiamo un maggiore accesso a dati e alle notizie, ma una scarsa comprensione della natura (confusa) della realtà, della politica. Dunque, l’eccesso informativo e la superficialità nella reale conoscenza dei fatti è una delle questioni principali alla base della disinformazione. Tanto occorrerebbe fare. Intanto, gli studiosi dovrebbero meglio svolgere il compito di sintetizzare il coacervo di informazioni che raccolgono in modo da farne un’analisi coerente.
- 2018. Stefania Buoni. Quando mamma o papà hanno qualcosa che non va. Editoria sociale. C’è un immenso e invisibile iceberg che molto spesso non si conosce perché non viene raccontato e riguarda le tante storie di ragazzi e ragazze che vivono con un genitore colpito da malattia mentale. Secondo l’Istat (dati al 2011) i giovani caregiver tra i 15 e i 24 anni sono circa 170 mila, ma il numero è sottostimato, mancano ad esempio i figli di coloro che non hanno avuto diagnosi e non sono in trattamento per la propria patologia psichiatrica, mancano altresì i bambini e i giovani adulti. Secondo l’Oms nel mondo 400 milioni di persone soffrono di depressione, 60 milioni di disturbo bipolare e 21 milioni di schizofrenia, di queste circa un quarto sono genitori. Di malattia mentale genitoriale si parla troppo poco e a farne le spese sono spesso i più vulnerabili, ovvero i figli.
- 2017. Paolo Orrù, Il discorso sulle migrazioni nell'Italia contemporanea: un'analisi linguistico-discorsiva sulla stampa (2000-2010), Franco Angeli. Il volume si concentra sul primo decennio degli anni Duemila e prende in esame un vasto corpus di articoli estratti dai principali quotidiani nazionali italiani. Grazie all’impiego di metodi di analisi sia quantitativi sia qualitativi, il testo individua i temi maggiormente battuti dalla stampa quotidiana contemporanea (gli arrivi dei migranti nel Mediterraneo, la criminalità, il conflitto etnico nei contesti urbani) e mette in evidenza gli usi linguistici e discorsivi prevalenti nella narrazione delle migrazioni.Leggi nel sito dell'editore
- 2017. Monica Massari. Il corpo degli altri. Otthotes. Monica Massari ha aperto parlando di “Corpi infranti: memorie migranti e processi di rappresentazione nel dibattito pubblico”, incontrati come sociologa nella sua ricerca degli ultimi 15 anni. Ha portato all’attenzione il corpo acquistato, altro, assediato, commerciato, denigrato, denudato, distante, esotico, ferito, inciso, inconciliabile, oltraggiato, relegato, respinto, silente, sofferente, sottomesso, subalterno, tacitato, temuto, venduto, vilipeso, violentato, di richiedenti asilo. Solo al corpo nella sua materialità e valenza simbolica sono ridotte persone dai diritti negati. A me ha richiamato l’attenzione ai corpi offesi e diminuiti di Capitini, che ha operato per la realizzazione di una comunità aperta e sommamente accogliente: nessuno escluso, anche chi appare “insufficiente (relativo e assoluto: morto)”.
- 2016. Lucetta Scaraffia. Dall'ultimo banco. Marsilio. Abusi, molestie sessuali, pedofilia e sessismo purtroppo non mancano tra gli ecclesiastici di ogni Chiesa. Certo è che i fatti recenti sono in progressione di continuità e pongono problemi non piccoli in termini di credibilità. Soprattutto è pesante la cappa di copertura che ancora avvolgono fatti gravi di abusi e molestie sessuali che condannano le vittime ad un silenzio di “colpevole” condiscendenza. Una Chiesa dove le suore sono ridotte a fare le colf dei preti, tra i quali ci sono molti pedofili, e dove i preti prendono i voti perché hanno “paura di confrontarsi con le donne”. Che, a loro volta, nel mondo cattolico sono relegate all’invisibilità, anche quando si tratta di madri single. Perché al Sinodo si parla di padri, madri “tradizionali” e figli, non di loro.
- 2015. Mario Bertin, La soglia, Elliot. Un confronto con l'ignoto, l'esperienza dell'abisso che avviene sulla soglia tra la vita e la morte. Con coraggio e umiltà, l'autore ricostruisce i mesi della sua terapia intensiva, lo stato di privazione e di percezione alterata che lo ha portato verso le profondità del proprio animo. La descrizione della quotidianità ospedaliera, microcosmo di degenti e infermieri, si tramuta con naturalezza in una serrata avventura interiore, in cui il riconoscimento dei limiti umani cerca sostegno nel legame con la moglie e contrappunto nelle voci di filosofi e di poeti, nella realtà dell'amore e nella possibilità della fede. Al di là della malattia e della guarigione, prende così forma il difficile cammino verso una luminosità vitale. Ivo Lizzola recensendo il libro di Mario Bertin dice: La soglia è un dono.
- 2013. Nicole Fabre. Le ferite dell'infanzia. Magi. Nicole Fabre ha messo a fuoco un aspetto oggi molto sentito riguardo ai figli senza padre. È una categoria di bambini che in passato era conseguente a malattie e guerre, e che oggi, è molto frequente a causa della crisi della famiglia. Mi riferisco non tanto ai figli orfani di padre, ma ai figli che hanno un padre assente, o perché vive in altro luogo e non sente la necessità di avere un qualche rapporto con il figlio, o di padri che sono fisicamente presenti, ma assenti nella funzione genitoriale siano essi separati o meno. Risulta interessante l'analisi di questa condizione di labile o eterea funzione paterna che forse solo oggi ha assunto una dimensione di consapevolezza e di importanza sulla formazione dei figli. Si noti bene che il problema non è tanto sui figli orfani di padre, quanto sui figli che non conoscono i padri o che conoscono il padre.
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